mercoledì 30 novembre 2011

NOTAV TOUR

Ospiti del Circolo Menhir di Legambiente gli amici Valsusini NOTAV.

VENERDI' 02 DICEMBRE
dalle 09,00 alle 14,00
Piazza Martiri
Borgomanero

Non perdete l'occasione di incontrarli per capire i motivi della loro lotta. Chiedere informazioni e materiale, comprendere perchè stanno facendo un favore a tutti!

giovedì 24 novembre 2011

Lago D'Orta o Pozza D'Orta

Continuano le minacce al Lago D'Orta un luogo magico che in qualsiasi paese sarebbe protetto e tutelato. Qui purtroppo vengono proposti progetti assurdi e dannosi.
Se vorrete leggere e guardare capirete di cosa parlo.


COMUNICATO STAMPA CAMPO GARE SCI NAUTICO A GOZZANO TUTTE LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE CONTRARIE, SERVONO IDEE DI RESPIRO INTERNAZIONALE

Il progetto di campo boe permanente per svolgere attività agonistica di sci nautico
sul Lago d’Orta è stato bocciato senza appello da tutte le maggiori Associazioni ambientaliste regionali.

Vista l’importanza ambientale e paesaggistica del bacino lacustre FAI, Italia
Nostra
, Legambiente, LIPU, Pro Natura e WWF si sono riunite come
coordinamento regionale e hanno composto un documento di posizionamento contro l’iniziativa, inviato principalmente al Sindaco di Gozzano e agli altri amministratori cusiani, a Provincia, Regione e, Soprintendenza compresa, a tutti quegli Enti che nel recente passato sono già stati allertati sul problema.

Le Associazioni hanno svolto un primo lavoro di analisi dal quale sono emerse come confermate tutte le preoccupazioni, che i residenti hanno già manifestato con contrarietà anche attraverso una conosciuta petizione pubblica che ha già raccolto quasi 800 firme.

Sono state evidenziati problemi di opportunità nel voler regolarizzare un campo boe permanente, dove emerge chiaramente come non sia la pratica dello sci nautico il centro dell’interesse che, altrimenti e in maniera coordinata, potrebbe essere meglio condotta presso strutture artificiali già esistenti, non lontane e create appositamente, come il Parco Nautico di Recetto.
Il documento richiama chiaramente i problemi ambientali che gli sport motoristici provocano in natura e gli sport acquatici non sono da meno: il Lago d’Orta da decenni viene premiato dal turismo europeo e internazionale per le sue caratteristiche sceniche, di bellezza e di pace verso le quali il consolidamento o l’aumento delle imbarcazioni a motore è in chiara controtendenza.
Sulle acque interne molti stanno andando nella direzione della diminuzione dei motori a gas o a miscela a favore delle propulsioni elettriche o solari: quella è la strada da scegliere, da incentivare a partire dalle imbarcazioni in servizio pubblico.
Nei vari punti trattati nell’esteso documento ampio spazio hanno trovato le problematiche ambientali, sia per la protezione dell’habitat di canneto, che delle specie. Nel Lago d’Orta è presente una rarissima felce acquatica, un’altrettanto rara libellula protetta a livello comunitario e, proprio nel canneto prospiciente il futuro campo gare, è segnalata anche la natrice tassellata, una biscia innocua che è elencata nell’All. IV della Direttiva europea “Habitat”, i cui ambienti di vita devono godere di una “rigorosa tutela” da parte di tutti gli Stati europei.
Le Associazioni hanno anche criticato la mancanza di informazioni scientifiche a sostegno delle
distanze di sicurezza dalle rive che sarebbero state indicate in atti progettuali.
Il documento degli ambientalisti si è chiuso con numerosi suggerimenti e richieste alle Amministrazioni territoriali competenti, sulle quali spicca quella di “promuovere un Piano di Gestione del Lago d’Orta e delle sue coste, nel quale analizzare sotto i tanti aspetti la complessa realtà territoriale, portarvi in luce le pressioni attualmente in corso, definire degli obiettivi di mantenimento e di miglioramento dei comparti antropici e naturali nel seno dell’osservazione dell’impronta ecologica e dell’impronta idrica, nazionale e comunitaria, sulla quale è ormai disponibile una vasta bibliografia”.
Il Lago d’Orta è un piccolo lago, va gestito con una visione unitaria di area vasta “promuovendo
processi partecipati con la popolazione per il coinvolgimento nelle decisioni di gestione di beni comuni”.
Con gli ambientalisti sono schierati concordemente anche le Associazioni sportive locali, i residenti
nella frazione di Buccione, i comproprietari di villa Jucker e l’Associazione Ernesto Ragazzoni, comitato per la difesa del territorio del Lago d’Orta, che richiedono a tutti i sindaci dell’area del Cusio di “rinunciare al progetto ‘campo boe’ e di attivarsi verso una gestione sostenibile del lago e del suo territorio, nell’interesse dei residenti e realizzando un’attiva conservazione dell’ambiente attraverso un turismo rispettoso della natura”.
Per illustrare nei dettagli la propria posizione e la propria idea di gestione del Lago d’Orta, le
Associazioni convocano una conferenza stampa per martedì 22 novembre, alle ore 11, ad Orta San Giulio (NO), in Via Caire Albertoletti, 15 (salita della Motta), presso la sede dell'Associazione Ernesto Ragazzoni.

Torino, 18.11.2011

FAI, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Pro Natura, WWF
Circolo Velico Tramontana, Comproprietari villa Jucker, Associazione Ernesto Ragazzoni

sabato 5 novembre 2011

Lo smog soffoca il Piemonte


Torino, 3 novembre 2011 Comunicato stampa

Lo smog soffoca la nostra Regione: nel 2011 più sforamenti di PM10

Legambiente: “Si passi dalle parole ai fatti!

Dalla politica servono interventi tempestivi e coraggiosi”


Mai così male negli ultimi anni
: i dati riferiti agli sforamenti delle polveri sottili (PM10) a Torino segnano un'inversione di rotta rispetto al lieve miglioramento degli ultimi anni. Ogni anno la città registra livelli di PM10 da capogiro, sempre ben oltre i limiti fissati dalla legge, quest'anno poi la situazione è ancora più grave: la centralina Grassi registra dal 1 gennaio al 25 ottobre (ultimo dato pubblicato) ben 108 giorni di superamento del limite rispetto agli 87 giorni registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Anche la centralina della Consolata registra al 19 ottobre (ultimo dato registrato) 78 sforamenti rispetto ai 69 dello stesso periodo del 2010.

“A fronte di questa vera e propria emergenza non è possibile continuare a fare opposizione contro le domeniche a piedi senza passare però a proposte davvero coraggiose e tempestive. La politica deve passare dalle parole ai fatti – dichiara Fabio Dovana, presidente Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta - Nessuna buona azione è risolutiva se non inserita in un piano complessivo di miglioramento della mobilità urbana che privilegi i pedoni, le bici, i bus e i tram e che disincentivi l'uso del mezzo privato in città. A godere di effetti benefici non sarà solo l'aria che respiriamo ma la qualità della vita nel suo insieme. La città che desideriamo è una città più sicura e più sana, con meno smog, meno traffico, meno rumore e meno incidenti, a chiederlo non sono solo i cittadini ma le direttive europee che sanzioneranno il nostro Paese se non saremo in grado di risolvere l'emergenza smog”.

Legambiente ricorda inoltre che l'emergenza smog è sanitaria ancor prima che ambientale: malattie cardiovascolari, polmonari, ricoveri e decessi aumentano in modo esponenziale in presenza di alte concentrazioni di inquinanti. Già i risultati dello studio condotto dall'OMS insieme all'allora APAT (oggi Ispra), pubblicati nel giugno 2006, avevano colpito nel dichiarare che in 13 città italiane tra cui Torino, negli anni 2002-2004 si sarebbero potuti evitare circa 2300 decessi se si fosse rispettato il limite annuale di 40 mg/m3 previsto per legge di concentrazione media di PM10. Portando la concentrazione di polveri sottili a livelli ancora più bassi, al di sotto dei 20 mg/m3, le morti evitate salirebbero addirittura a 8220. Ancora più attuale lo studio “EpiAir” promosso dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) che ha messo in relazione la presenza di questi inuinanti in atmosfera con gli effetti negativi a breve termine sulla salute. Si è calcolato che all'aumento in atmosfera di 10 mg/m3 di PM10 in atmosfera, corrisponda un aumento rischio di mortalità per cause naturali pari allo 0,69%. Ovvero, ipotizzando una mortalità di 1000 casi, per ogni 10 mg/m3 di PM10 nell'aria si avrebbero 7 morti in più.

A fronte di questi dati ci si aspetta un urgente e serio piano antismog, coordinato a livello regionale, che non punti al non-peggioramento della situazione ma che miri più in alto, cioè alla risoluzione.

Per venire incontro ad una politica non particolarmente fantasiosa, Legambiente propone 3 azioni che si potrebbero mettere in campo subito a Torino:

  • gli aumenti previsti per i biglietti del bus e per la sosta automobilistica non devono essere percentualmente della stessa entità ma devono privilegiare la mobilità sostenibile: no alla politica dei rincari generici.

  • Ticket per i bus turistici, così come sperimentato con successo per l'Ostensione della Sindone. Questa sorta di “road pricing” di categoria può diventare una misura strutturale e i fondi raccolti devono essere destinati alla mobilità sostenibile.

  • Riduzione dei limiti di velocità delle auto in tangenziale durante i periodi critici con alti livelli di PM10 nell'aria, così come accade già in altri Paesi europei.

A fronte di una situazione così allarmante viene difficile pensare di eliminare quel poco che le istituzioni hanno saputo metter in campo fino ad ora: abbandonare le domeniche a piedi vuol dire trascurare il carattere formativo di sensibilizzazione intrinseco di queste iniziative. Di pari passo all'impegno politico, è necessario un piccolo sforzo da parte di tutti per cambiare stili di vita poco virtuosi: la maggior parte degli spostamenti in città sono effettuati su tragitti brevi, comodamente fattibili in bus, in bici o addirittura a piedi, a favore non solo dell'aria che respiriamo, ma anche della vivibilità delle nostre città.

Ufficio stampa: 011.2215851 – 392.9935376